
Critics
EYES WIDE SHUT
Angelo Crespi
È come se la quotidianità, per mezzo della fantasia, venisse trasformata assumendo in parte i caratteri dello stravagante, non però dell’impossibile, e questa trasfigurazione procede per accumulazione di simboli (l’uovo, gli uccel- lini, i ori, le ciliegie…), no ad assumere le atmosfere di una pittura simbolista.
Anche il colore asseconda questa connotazione simbolica, dal bianco al rosso, dall’albedo alla rubedo, senza passare per l’inquietudine fosca della nigredo, si compie il percorso alchemico dell’Anfuso fino alla “sublimazione” che, se in chimica è un’elevazione in forma aeriforme, in psicoanalisi è la trasformazione degli impulsi primitivi, così che una pulsione sessuale aggressiva – spiegherebbe Freud – viene normalizzata verso una meta non sessuale o non aggressiva.

LA CADUTA DI EVA
Antonio Casaburi
Eva è insieme vittima e carnefice. Non è sedotta dal serpente poiché il serpente è ella stessa. La corruzione non è nell’oggetto del desiderio ma nel corpo di colei che quell’oggetto cerca, accumula e divora in maniera bulimica. Il peccato trova forma nel non saper vivere, nel non saper scegliere di farlo, nel non sapersi opporre a sé. Vestita di un’infanzia mai assaporata, Eva si coniuga in varianti di “fragili creature spietate”, in guerra contro se stesse, non per se stesse.

IL PESO DEI DESIDERI
Giovanna Lacedra
Il peso di una mela – desiderio e tentazione.
Il peso di una mela scarlatta – dolce succo di un peccato acerbo.
Trattiene quello spiegamento d’ali che inutilmente domandano salvezza ad un bouquet di inviolati palloncini.
E’ il volo di un’anima che non si divincola.
E vive compressa, come un grumo tra i desideri.

SOgNO
Giuseppina Radice
A me sembra che la pittura di Elisa Anfuso si possa definire come un processo intrinsecamente intersoggettivo che attraversa la sua vita.
E non in punta i piedi, timidamente, ma con il passo deciso di chi reclama con forza il suo posto nel mondo. Un giovane ma maturo pensiero – sogno dopo sogno – si concretizza in opere in cui è centrale sia la riflessione sul ruolo del corpo sia lo sviluppo della funzione autoriflessiva della mente e nelle quali si scopre – a mio parere – una capacità (inconsapevole forse, ma evidente) di affrontare il tema della relazione o, meglio, di innescare una intercomunicazione tra i suoi Sé multipli.

LE NOSTRE SOLITUDINI
Maria Zanolli
Le nostre solitudini sono un bene prezioso. Scaviamo dentro di noi, per cercare una parola tra pensiero e pelle, per trovare un ponte tra carne e sogno. Per gridare quello che non siamo e restituire al silenzio il suo raccolto.
Le nostre solitudini sono pena e inquietudine. Faticoso e quotidiano percorso alla ricerca di ciò che siamo. La strada è densa di contraddizioni, di trappole, di tentazioni, di voli improvvisi e di inaspettate cadute.
